Victoria Falls, o Vic Falls, è uno dei posti più emozionanti e straordinari che potrete trovare nel mondo. Almeno per me lo è stato. Sono arrivato alle cascate qualche anno fa, durante un viaggio in Sudafrica. Con questo non ti sto consigliando di andare a Victoria Falls se fai un viaggio in Sudafrica, o addirittura fare quelle specie di escursioni iper costose di poche ore, questo è un luogo che merita il suo tempo e con diverse attività di ogni tipo.
Farei comunque un passo indietro posizionando Vic Falls geograficamente e dando qualche cenno di storia. Se non vi interessa passate al paragrafo successivo, quello nel quale vi dico il periodo migliore per visitarle (che poi è il bieco specchietto per le allodole sul quale si basa il titolo dell'articolo).
Le cascate determinano il confine tra Zambia e Zimbabwe lungo il fiume Zambesi. Proprio in questo punto si trova il confine tra questi due Paesi. In lingua Izi le cascate hanno il nome di Mosi-oa-Tunya che significa il fumo che tuona, credo non ci sia espressione più corretta per definirle. Le Victoria Falls sono infatti alte 128 metri e quando il fiume è in piena sono talmente potenti che oltre al frastuono si innalza una nuvola enorme di acqua nebulizzata che si può vedere anche a diversi chilometri, e non lo dico per sentito dire, l'ho visto davvero!
La loro scoperta la dobbiamo a tale David Livingstone, esploratore scozzese dell'epoca vittoriana, che il 17 novembre del 1855 giunse in questo luogo per la prima volta durante una delle sue innumerevoli e straordinarie esplorazioni. Mi piace sempre immaginare come doveva essere un luogo il giorno della sua scoperta, quando Mamma Europa ancora non aveva portato il suo tocco di classe invasivo. Immagina di essere in viaggio da giorni, se non settimane: stanco, impolverato, spaventato, frustrato da giorni e giorni di foresta inospitale fango e zanzare grosse come piccoli levrieri italiani. Ecco immagina di muoverti tra i rami, senti un tuono ma il cielo è sereno, vedi la nebbia ma non arriva dal terreno, sposti l'ultimo ramo e... tutta la fatica viene ripagata da quello scorrere inesorabile, dalla potenza dell'acqua che a volte è solo acqua, ma non a Vic Falls. Una statua di Livingstone è stata messa proprio nel parco dove si trovano le cascate.
Visitarle è molto semplice, ci sono diversi voli che atterrano proprio all'aeroporto di Victoria Falls e il paese, molto ma molto piccolo, si trova vicino all'aeroporto. Non pensate di andare in città, qui siamo fondamentalmente fuori da grandi palazzi e infrastrutture. Gli hotel sono tanti e diversi, per ogni necessità, il mio consiglio è quello di alloggiare in una struttura direttamente sul fiume, altrimenti il parco dove sono situate le cascate è facilmente raggiungibile. Si può arrivare tranquillamente via terra, ma quello varia a seconda dell'itinerario e non è il momento e il luogo adatto per parlarne. L'ingresso al parco, dove si accede per vedere le cascate, ha un costo di circa 30 € e le attività da fare sono molte, dal rafting, ai giri in elicottero al Bungee jumping. Io avevo poco tempo, troppo poco tempo, quindi mi sono limitato ad osservare le cascate in piena e assistere un americano che vomitava dalla sera prima, credo non reggesse molto l'alcool.
Lo so, avevo promesso che ve lo dicevo nel paragrafo successivo, ma qualche info non fa male. Se vuoi vedere le cascate in piena il periodo ideale va da aprile a luglio, nel mio viaggio era fine maggio ed erano decisamente in piena! In altri periodi ci sono comunque attività da fare, la natura è comunque straordinaria e il fiume scorre sempre, anche se più lento. Le attività outdoor sono sempre disponibili, oltre a quelle citate prima anche il kayak, giri in quad e molto altro. Ha comunque molto senso andare a visitarle durante la stagione della piena per capire la potenza di questo luogo straordinario. Consiglio inoltre una visita guidata, per avere molte informazioni e curiosità sulle cascate, oltre che una mantella molto grande per ripararsi dall'acqua. Qui ci si bagna, tanto.
Probabilmente quel 17 novembre del 1855 Livingstone non ha avuto il problema di bagnarsi, molto probabilmente si è trovato davanti quelle che i locali chiamano Victoria Walls (i Muri Victoria), e tutto quel racconto fatto di emozioni e fumi tuonanti mi sa che resterà solo una piccola poesia nella fantasia del sottoscritto viaggiatore, ma ogni viaggio ha bisogno di un po' di poesia...ma questa è un'altra storia.
Paolo Aloe
The Wild Crocodile